Comunicato stampa – “Brainart”: pronto il tavolo interattivo per la sperimentazione in Rsa e Cdi del territorio

Un tavolo interattivo in grado di stimolare le capacità cognitive dei pazienti attraverso coinvolgenti serious games a tema musica e arte, dagli esercizi sulla sincronizzazione tra suono e gesto ai giochi di memoria, passando per la ricostruzione di sequenze musicali. È ufficialmente pronto per la sperimentazione il multitouch realizzato nell’ambito di Brainart, il progetto Interreg Italia-Svizzera che vede come capofila il Crams di Lecco e che grazie al coinvolgimento dei partner Need Institute di Milano, Ats Brianza, Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Museo Vincenzo Vela di Ligornetto (Mendrisio) e Fondazione Pro Senectute sta sviluppando nuove metodologie per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da patologie dementigene.

Un traguardo importante per un lungo lavoro, che grazie alla collaborazione tra il Crams e la ditta meratese La Erre Flight Case ha permesso lo sviluppo e la realizzazione di uno strumento indispensabile per la prossima sperimentazione clinica nelle RSA e nei CDI coinvolti dal progetto: uno step successivo, che nei mesi a venire (e compatibilmente con l’evolversi dell’emergenza Covid-19) vedrà il team utilizzare il multitouch all’interno di 10 strutture, sia lecchesi che del Canton Ticino. Un progetto, Brainart, che si pone l’obiettivo non solo di offrire valide occasioni di socialità e benessere ai pazienti, ma anche di registrarne le reazioni, così da poter successivamente analizzare e comprendere gli effetti della sperimentazione.

Stefano Fumagalli

«Dal punto di vista hardware – spiega Stefano Fumagalli, responsabile della ricerca tecnologica per Brainart – abbiamo sviluppato un case che può essere trasportato con facilità, auto-montante e con tutta la strumentazione all’interno. Nel tablet presentato a tutti i partner sono presenti 12 diversi serious games a tema musica e arte, progettati per stimolare, sulla base delle richieste fatte dai nostri scienziati, specifiche capacità cognitive. Oltre a questo, è presente anche una parte di gestione di tutta l’anagrafica, così che lo strumento possa appuntare, di sessione in sessione, dati utili relativi agli utenti, che saranno poi studiati dagli scienziati e che confluiranno in una pubblicazione finale».

«Da un ventennio – aggiunge Danilo Spada, Neuroscienziato dell’Università di Borgogna e parte del team Brainart – le Comunità scientifiche rivolgono importanti attenzioni alle tecnologie informatizzate, sia per la ricerca di base che per quella applicata e industriale. Tra queste, la Comunità delle neuroscienze cognitive accoglie sempre più numerosi laboratori che sviluppano strumenti per registrare il nostro comportamento e comprendere le nostre abilità, in particolare di apprendimento e performance. Le conoscenze che si vanno raccogliendo stanno permettendo di adattare queste stesse tecnologie ad ambiti clinici tanto per la riabilitazione post-traumatica che per la stimolazione cognitiva di persone affette da patologie degenerative».

Danilo Spada

Ed è in questo contesto che, come precisa lo studioso, si muove il progetto europeo Brainart, finalizzato a dare un contributo alla ricerca e allo sviluppo di nuove soluzioni rivolte a persone affette da demenza del tipo Alzheimer e a favorirne lo stato di benessere, sia  dal punto di vista cognitivo che sociale. «Insieme a uno studio rivolto alla stimolazione cognitivo-motoria attraverso esperienze basate sulla danza, Brainart – riprende Spada –ha sviluppato questo tavolo multimediale, sul quale gruppi di quattro persone interagiscono con giochi seri. Come ben lascia a intendere il nome, “Gioco serio” è un apparecchio che utilizza nel dominio clinico le solide e comprovate tecnologie informatizzate dei giochi multimediali. A differenza delle numerose soluzioni proposte ad oggi, l’originalità di questo tavolo consiste nello sviluppo di uno strumento che coinvolge più persone, stimolandole all’attenzione reciproca, alla cooperazione e al piacere di stare insieme. In una parola, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’obiettivo primario – conclude Spada – è favorire benessere».

IL PROGETTO – Favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da patologie dementigene attraverso l’arte e le nuove tecnologie. Questo l’obiettivo di Brainart: un programma della durata di 31 mesi, nel 2017 vincitore del bando europeo Interreg V-A Italia-Svizzera asse IV (relativo ai Servizi per l’integrazione delle comunità) e finalizzato a rendere le più recenti tecnologie e l’arte degli strumenti sempre più protagonisti di una nuova metodologia di riabilitazione, stimolazione e mantenimento delle capacità cognitive.

Per informazioni: http://brainart.crysalis.it/ e pagina Facebook del progetto.

Ufficio stampa: Valentina Sala, ufficiostampa@crams.it

Leave a reply